Reiki è un’antica disciplina di origine orientale, che ha come obiettivo l’armonizzazione del cuore e della mente utilizzando le doti spirituali di cui gli esseri viventi sono dotati fin dalla nascita: Compassione, Coraggio, Comprensione, Fratellanza, Fiducia, Umiltà, Conoscenza, Rispetto, Forza….Tutte parole che si possono riassumere in una sola: Amore. Il suo scopo è quello di aiutare a mantenere il corpo in salute e a condurre una vita consapevole e serena. E’ altresi una via di crescita interiore e spirituale. Nato da Mikao Usui intorno al 1922 in Giappone, il termine Reiki indica la connessione tra l’energia dell’Universo (Rei) e l’energia che permea tutte le cose (Ki). Il metodo Reiki mette in relazione la propria energia con l’energia Cosmica, per portare la persona ad un risanamento completo, a livello fisico, emotivo, mentale e spirituale. Chi pratica Reiki può cosi attingere consapevolmente dall’energia dell’Universo canalizzandola attraverso le mani su di sé e sugli altri. Mikao Usui stesso defini il Reiki come: - “L’Arte segreta di invitare la Felicità. La meravigliosa medicina per tutte le malattie”- Ma il vero senso che Usui dette al Reiki fu ed è tutt'oggi esattamente questo: lo scopo principale del Reiki non è solo la guarigione delle malattie, quanto piuttosto il rafforzamento di tutti i talenti naturali disponibili, l’equilibrio dello spirito, la salute del corpo e conseguentemente il raggiungimento dell’autorealizzazione. Tuttavia è necessario puntualizzare che il Reiki non ha alcuna relazione con la religione, né con qualsiasi pratica ad essa assimilabile, né ha scopi ideologici o politici, e soprattutto non pretende di sostituirsi alla medicina o alla terapia medico-sanitaria, è bensi uno strumento complementare che ci è stato donato, a disposizione di chiunque voglia aprirsi a questa meravigliosa opportunità. Ma cosa significa Amore? Se si scava oltre il significato superficiale e buonista del termine, Amore è consapevolezza, conoscenza e conoscenza di sé, accettazione, condivisione, rispetto, compassione, comprensione, umiltà, coraggio, forza, disciplina… Non esiste parola al mondo che racchiuda in sé tanti significati ed è per questo che l’Amore è la forza più potente del mondo. Viviamo tutti i giorni sempre più scollegati dalla nostra vera natura, dalla fonte primaria che ci unisce al divino e che ci congiunge ad esso, Reiki aiuta a sintonizzare l’energia dell’universo REI, e l’energia che permea tutte le cose, KI. Questo riallineamento fa si che l’energia ricominci a fluire in modo armonico nella persona che dona e che riceve Reiki, apportando una serie infinita di benefici ad entrambi, sia sul piano fisico, che su quello mentale che su quello spirituale. Parallelamente, Reiki è una finestra per guardarsi dentro fino a scoprire il meraviglioso mondo che è racchiuso in noi e per guardare fuori, lontano fino a raggiungere l’infinito.
Il memoriale di Usui Sensei
La traduzione dal giapponese all’inglese, da cui è tratta la seguente traduzione in lingua italiana, si deve a Masano Kobayashi, Chetna M. Kobayashi, Frank Arjava Petter.
"Chi si applica seriamente e lavora con dedizione su se
stesso per migliorare il proprio corpo e il proprio spirito e
per diventare una persona migliore è un uomo di grande spirito.
Gli uomini che utilizzano questo grande spirito per il
bene della società, per indicare la retta via a molte persone e per fare del
bene si chiamano maestri. Uno di questi maestri era Usui Sensei.
Egli insegnò agli uomini il Reiki universale.
Innumerevoli persone vennero da lui e lo pregarono di insegnare loro la grande
Via del Reiki e di guarirli. Il suo nome era Mikao, il suo secondo nome Gyoho.
Nacque a Yago, un villaggio nel distretto Yamagata, nella prefettura Gifu. Il
nome dei nonni era Tsunetane Chiba, quello di suo padre Uzaemon e il cognome di
sua madre Kawaii.
Egli venne al mondo nel primo anno dell'era-Keio,
chiamato Keio Gunnen (1865), il 15 agosto. Dotato di capacità straordinarie
imparò molte cose. Da adulto, per potervi studiare, visitò molti paesi
occidentali e anche la Cina. Sebbene fosse un uomo grandioso con abilità
emergenti, conobbe anche la sfortuna. Tuttavia non si arrese e continuò
tenacemente il suo apprendimento. Un giorno si recò sul monte Kurama per
ritirarsi nella meditazione e digiunò per 21 giorni.
Dopo questi 21 giorni percepì in sé la grande energia
Reiki e da allora imparò tutto sul sistema Reiki. Innanzitutto usò Reiki su se
stesso e dopo lo sperimentò sulla sua famiglia; ottenendo un buon effetto sui
più svariati malanni decise di condividerlo anche con molti altri. Per far
conoscere il Reiki e per renderlo accessibile al pubblico, aprì una clinica a
Harajuku, Aoyama, Tokyo nell'aprile del decimo anno dell'era-Taisho (1921).
Diresse dei seminari ed effettuò delle sedute di cura-Reiki con molte persone.
Innumerevoli persone si recarono da lui e facevano la fila davanti alla sua
abitazione per poter essere curate. Nel settembre del dodicesimo anno
dell'era-Taisho (1923) il devastante terremoto di Kanto sconvolse Tokyo.
Migliaia furono i morti, i feriti e gli ammalati. Usui
Sensei, con il cuore colmo di dolore, cominciò a curare in tutta la città le
numerose vittime del terremoto. Ben presto la sua clinica divenne troppo
piccola cosicché, nel febbraio del quattordicesimo anno dell'era-Taisho (1925),
si trasferì fuori città, a Nakano, dove edificò una clinica nuova.
La sua fama si propagò presto in tutto il Giappone e
venne invitato in molti villaggi del Paese. Una volta si recò a Kure, un'altra
nella prefettura di Hiroshima e poi in quella di Saga e a Fukuyama. Durante il
suo soggiorno a Fukuyama si ammalò e morì all’età di 61 anni, il 9 marzo del
quindicesimo anno dell'era-Taisho (1926). Il nome di sua moglie era Sadako e il
suo cognome da nubile era Suzuki. Avevano un figlio e una figlia. Il figlio,
Fuji Usui, diresse l'attività famigliare dopo la morte di Usui Sensei. Usui
Sensei era molto cordiale, semplice e umile, il suo corpo era sano e ben
proporzionato. Non si vantava mai e aveva sempre il sorriso sulle labbra, ma
non appena aveva delle difficoltà dimostrava ciò che stava in lui.
Era un uomo assai attento. Sotto molti punti di vista
era un'anima estremamente virtuosa. Leggeva volentieri e disponeva di vaste
conoscenze nell'ambito della psicologia, della medicina, della veggenza e della
teologia di tutte le religioni. L'esperienza di un'intera vita dedita
all'apprendimento e alla raccolta di informazioni lo hanno forse aiutato a
ricevere e a comprendere il Reiki. Lo scopo principale del Reiki non è solo la
guarigione delle malattie, quanto piuttosto il rafforzamento di tutti i talenti
naturali disponibili, l'equilibrio dello spirito, la salute del corpo e
conseguentemente il raggiungimento della fortuna.
Per portare ciò agli altri bisognerebbe seguire i
cinque princìpi dell'imperatore Meiji e interiorizzarli profondamente nel
proprio cuore. Recitate questi princìpi ogni mattina e ogni sera: oggi non ti
arrabbiare, non ti preoccupare, sii grato, lavora sodo e sii compassionevole
verso il tuo prossimo. L'obiettivo finale consiste nel comprendere l'antichissimo metodo segreto per attirare a sé la felicità e per scoprire così
un procedimento di guarigione valido in generale contro molte malattie. Quando
si seguono questi straordinari princìpi si raggiunge lo spirito silenzioso
degli antichi saggi. Per divulgare il sistema Reiki è importante cominciare da
un luogo vicino (voi stessi); non cominciate con cose come la filosofia e la
logica, che forse sono distanti da voi. Create il silenzio e sedete ogni
mattina e ogni sera, con le mani incrociate sul petto, nella posizione Gassho o
Namaste. Sentite gli straordinari princìpi, siate limpidi e calmi.
. Lavorate sul vostro cuore e tirate fuori le cose
dallo spazio silenzioso in voi. Poiché Reiki comincia profondamente in voi
stessi, ognuno lo può esercitare.
Il mondo si trasforma rapidamente, le
filosofie cambiano, ma se il Reiki potrà essere diffuso su tutta la terra, esso toccherà i cuori degli uomini e la morale della società. Aiuterà molte persone
non solo a guarire le malattia ma anche la terra.
Più di duemila persone impararono il Reiki da
Usui Sensei. Alcuni lo impararono dai suoi allievi con maggiore anzianità di
servizio, cosicché appresero il Reiki anche molte persone che risiedevano in
luoghi distanti. Anche ora, dopo la morte di Usui Sensei, il Reiki continuerà a
diffondersi a lungo. È una benedizione aver appreso il Reiki da lui, aver fatto esperienza della sua grandezza e avere la capacità di ritrasmetterla.
Molti degli allievi di Usui Sensei si sono
riuniti per erigere questo monumento nel cimitero del tempio Saihoji, nel distretto Toyotama. Io sono stato invitato a scrivere queste parole, affinché
la sua grandiosa opera continui. Stimo il suo lavoro nel modo più profondo e
voglio dire a tutti i suoi allievi che mi sento onorato di essere stato
p rescelto per questo compito. Mi auguro che molte persone capiscano quale
grandioso servigio abbia reso al mondo Usui Sensei per gli anni che verranno.
Questa iscrizione è stata redatta dall’Ammiraglio
di terzo grado subordinato, quarta classe di servizio Juzaburo Ushida (si
pronuncia anche Gyuda) ed editato dal dottore in letteratura, Ammiraglio di
terzo grado subordinato Masayuki Okada."
Febbraio 1927
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